Quasi sempre, quando lascio su altri blog che leggo dei commenti di confronto tra l'Italia e l'America, dove l'Italia fa un po' una figuraccia, ricevo qualche frecciatina di risposta la cui sostanza e' "Meno male che voi in America avete Bush". Il tono sarcastico non e' neanche velato. OK, in America abbiamo Bush al governo. Ma dopo 8 anni di danni, se ne andra' dalla White House il 20 Gennaio 2009, volente o nolente. Non potra' aggrapparsi alle colonne del palazzo, piangere, strepitare, o appellarsi ad amici e conoscenti. Pagare bustarelle, far assumere figli di amici, non potra'' cambiare la Costituzione per estendere a tempo indeterminato la sua presidenza.... niente gli servira' per cambiare il suo destino: da "lame duck", cioe' presidente sul viale del tramonto, diventera' "the idiot formerly known as president".
Stessa cosa succede in Italia... no? Il paese che amo e dove non e' una barzelletta avere come membri del parlamento ex-mafiosi, personaggi condannati, corrotti senza vergogna, soubrette, porno-star etc etc.
Ma in America c'e Bush. Per 8 anni in America c'e' stato Bush. La benzina e' salita a $3.53 a gallone (circa 4 litri), un orrore, cioe' meno di $1 al litro. La matematica non e' il mio forte, ma cosa fa in euro? 75 centesimi? Ho fatto il pieno al mio Windstar oggi ed ho speso piu di $60; 15 anni fa quando sono atterrata a Los Angeles (posto comunque caro) era $.99 a gallone. Quanto costa in Italia? Sono curiosa.
Ho fatto il 740 (dichiarazione dei redditi) il 30 marzo. 4 giorni dopo ho ricevuto il rimborso da parte dello stato dell'Arizona, il 7 aprile il rimborso federale e il 9 aprile quello dal New Jersey. Avevamo pagato quasi $3000 di tasse in piu' nel 2007 tra tutti e 3! Ci sono stati depositati direttamente nel conto corrente.
Il 13 Febbraio 2008 Bush ha firmato l'Economic Stimulus Act, cioe' una specie di cerottino economico per cercare di aiutare milioni di Americani che sono stati colpiti violentemente dalla recessione etc etc. Certo per milioni di famiglie servira' solo per pagare alcune bollette, comunque, meglio riceverli che pagarli. Ieri ho controllato il nostro conto corrente e $2100 sono stati depositati, il nostro economic stimulus e' arrivato. Non e' neanche un record, qui.
Ma noi abbiamo Bush. Ma noi, NONOSTANTE Bush, possiamo ancora contare sul rimborso delle tasse, sull'arrivo via posta fisica o elettronica, dei soldi promessi. Possiamo ancora guardare i politici americani senza che il pensiero si volga automaticamente alle chiappe o alle tette del politico in questione. Non sono assolutamente antifemminista, io vorrei vedere donne al comando ovunque (just not Hillary...), ma donne per le quali la misura del cervello sia piu' importante di quella del reggiseno, donne che sappiano districarsi e muoversi nei vari labirinti politici e non sui palcoscenici delle tv di berlusconi... io vorrei che donne del calibro di Madeleine Albright, Nancy Pelosy, Dianne Feinstein, Maxine Waters (cercatele su Google, se non sapete chi sono) riempissero i parlamenti di tutto il mondo. Per il momento abbiamo Bush. E la nostra vita va avanti normale. Vacanza in Italia, trasloco, casa nuova, piscina....normale. Nonostante Bush.
Noi abbiamo Bush, pero' se hai una laurea hai garantito un lavoro dove sarai pagato bene o benissimo. Leccamenti e conoscenze vari non necessari.
Noi abbiamo Bush, pero' se spedisco un pacco da New York a Los Angeles, ci arriva in 3 giorni (6000km). Possibilita' che venga "smarrito"? Pochissime.
Noi abbiamo Bush, ma tra 8 mesi non piu'. Sono egoista, lo so', ma la vita e' ancora bella per me.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Amicizie sbilanciate: una miniserie.
Quello dell'amicizia e' un argomento cui penso spesso, e di cui ho parlato anche nel blog frequentemente. Sin da bambina ho vissuto ...
-
Come spesso accade, sto "lavorando" ad un post su un argomento che mi sta a cuore, ma devo a scriverne un altro, diverso, per nec...
-
Sono passati 5 anni dal mio ultimo post. Settantadue mesi traboccanti di cambiamenti profondi, sociali e personali, cambiamenti cosi radical...
Moky hai ragione.
RispondiEliminaIl male assoluto non esiste e così nemmeno il bene assoluto.
Anche io, che credo, presuntuosamente, di conoscere un pochino, ma poco, degli USA apprezzo l'efficienza e la semplicità che in effetti rendono la vita più "semplice", apprezzo la facilità di trovare o cambiare impiego. D'altro canto non mi piace assolutamente la mancanza di empatia degli americani, il loro sempre e soltanto comportarsi "ognun per sé e dio per tutti", la loro falsa cortesia di facciata.
Dell'Italia amo la gente, la disponibilità verso gli altri, l'orientamento sociale delle istituzioni (anche se mi pare vada scomparendo). Dell'Italia (e degli Italiani-medi) odio i politici con la ventosa, quelli che cambiano bandiera ogni 5 minuti per difendere la poltrona, quelli che vogliono a tutti costi la scorciatoia, quelli che fregano sempre (e stupidamente) gli altri e le istituzioni (ma se ne rendono conto che se non pagano le imposte dirette poi pagheranno il doppio in imposte indirette?); odio il mercato del lavoro stagnante (che mantiene gli stipendi bassi).
In tutto questo calderone sicuramente incompleto di pro e contro, io preferisco per il momento vivere in Italia ma non escludo certo di potermi un giorno trasferire (specialmente adesso che c'è il nano).
Ah, dimenticavo: per noi italiani l'erba del vicino è sempre più verde, quando però poi abbiamo l'erba come il vicino ci lamentiamo che quella che avevamo prima era migliore...
---Alex
Cara Moki, io sono di parte e poi tu sai benissimo quanto ho sempre desiderato vivere in America, sono jazzista e il jazz è nato li. Solo per amore di tua madre sono rimasto in Italia dove le cose che succedono sono belle e comiche quando le vedi nei films di De Sica ma quando ti capitano addosso.... In America la bravura viene premiata, in Italia no.Papi e mami
RispondiEliminaAlex, la mia e' una polemica che va oltre, come dici tu, il bene e il male assoluto. L'America e' ben lontana dalla perfezione e ci sono moltissimi aspetti dell'Italia che sarebbe bello importare qui (non solo la pizza e la pasta!). Pero' quello che mi da fastidio e' il lamentarsi i molti italiani senza avere un obiettivo in mente. E' vero, gli Americani sono piu' "freddi" degli italiani, pero' io li ho sempre trovati generosi, sia in generale con le opere di volontariato (tipo Habitat for Humanity, Salvation Army) che personalmente, quando i miei vicini e le mie amiche mi hanno portato da mangiare per una settimana quando ho avuto i pargoli... sono appena tornata dal depositare le bambine alla fermata dello scuolabus e come mi fa piacere osservare il "rispetto" (e sara' anche paura della multa che riceverebbereo) degli automobilisti che, TUTTI indistintamente si fermano alla distanza di legge dallo scuolabus che sta "caricando" o "scaricando" i miei bambini che vanno o tornano da scuola.
RispondiEliminaCerto che ci sono molte aspetti di qui che lasciano molto a desiderare... e piacerebbe tornare in Italia anche a me, almeno per qualche anno. Pero' cerco di immaginarmi che vita farei... probabilmente dovrei andare al lavoro, lasciare i figli non so dove (doposcuola?), vivrei molto probabilmente in un appartamentino in periferia, con poco verde, aria inquinata, parchi-gioco rovinati e sporchi, oppure potrei avere una casettina fuori in "campagna" e viaggerei in macchina 2 ore o piu' al giorno per andare al lavoro... poi pero' avrei un mese di vacanza o piu' all'anno (cosa che qui se la sognano, a meno che non lavorino per il federal govmt., allora la storia e' diversa, per mia fortuna), mangerei il cibo migliore del mondo a contatto con la gente piu' "calda" ed accogliente del mondo...
La mia polemica e' rivolta principalmente a chi ciecamente considera l'America uno schifo, per partito preso se vuoi, perche' "abbiamo Bush"... e in Italia ci sono le varie ciccioline di turno, uomini e donne pronte a darla via a destra e a sinistra (e parlo della dignita' politica) per tenersi il "cadreghino" incollato al sedere... insomma, se potessi amalgamare i due paesi e crearne uno nuovo...
L'ho detto, sono egoista e probabilmente fortunata... con i miei problemi, ovvio, ma fortunata!
Papi, tu saresti felice sulla luna, l'importante e' avere una chitarra e mangiare alle 12:30 e alle 19:00... :) E si', la meritocrazia esiste ancora qui in America... la leccocrazia non ha ancora preso piede!!
i motivi per i quali resto negli Stati Uniti sono la meritocrazia, la burocrazia inesistente o quasi e il dinamismo di una societa' che ha voglia di fare. Apprezzo molto questo paese al quale devo molto la possibilita' di una indipendenza economica dalla famiglia di origine che in Italia non avrei potuto permettermi.
RispondiEliminaBush resta una vergogna per gli USA e la gente comune, almeno qui a Los Angeles, ne e' consapevole e non vede l'ora di mandarlo a casa.
Il fatto che si possa vivere comunque bene e' un discorso che non condivido, sono per una politica sociale e solidale.
Detto questo, amo l'Italia che considero. Un po' come dice Gaber, non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono.
buona giornata.
valeriascrive
Vale, l'ho detto: sono egoista. Poi credo che, da quando ho figli, la priorita' e' diventata per me il loro benessere fisico e possibilmente spirituale. Alla fine della giornata, sono felice di saperli al sicuro nei loro letti, in una casa decente in una citta' decente... Cio' non toglie che non sia mio dovere insegnare loro la soliderieta', spiegare che la regola di vita piu' importante e' tendere una mano a chi soffre ed accettare le proprie responsabilita'. La mia responsabilita' come madre sono i miei figli e me stessa. Non metto neanche il marito perche' alla fine se dovessi scegliere, io metterei i figli prima del marito, ma forse sono troppo italiana. Purtroppo il benessere sociale e' piu' in basso nella mia lista di priorita', tuttavia anche io, come milioni di Americani, partecipo attivamente in organizzazioni che dovrebbero migliorare la comunita' in cui vivo. Una sorta di "Think global, act local", e inizio con la famiglia, poi la scuola...
RispondiEliminaPer il resto, almeno restiamo con la certezza che Bush se ne andra' (never too early) e, e qui sparo la mia previsione, there's no chance in hell McCain will win, specialmente se contro Obama. ... "A change is going to come". Amen!
Beh, se per quello anche Berlusconi se ne andrà.
RispondiEliminaE' solo che non sappiamo la data effettiva...! :-))
Fabio, non credo proprio. Cambiera' funzione, ma ci sara' sempre. Cosi' come tantissimi altri che ogni tanto, quando per caso guardo RAI International e c'e' una trasmissione politica, vedo le facce di personaggi che riconosco nel mio subconscio (i nomi magari non me li ricordo, sai, per via della sindrome Can't Remember Shit, di cui soffro da anni ormai)... l'altro giorno ho intravisto, o meglio sentito Sgarbi che strillava e si accaniva contro qualcuno... ho pensato : ma non c'e' nessuno che lo puo far tacere? O almeno abbasre il volume?? Peggio dei miei 3 figli tutti insieme, come decibel ... mah!
RispondiEliminaHo riletto il mio commento e non ci capisco niente... fai finta di aver capito... come se un gatto abbia camminato sui tasti.... ;)
RispondiEliminaCara (posso permettermi?) Moky, leggo il tuo sfogo e penso. Mi fa riflettere e mi fai riflettere sul fatto (a mia sensibilità), che a parlare di un mondo imperfetto (scale di grigi) che va avanti sono solo i miei conpatrioti espatriati. Molti degli stanziali, sono ancora nell'immobile ricerca della perfezione...
RispondiEliminaora sono confuso...
bonne nuit!
JJ
un bel post ma non molto obiettivo lo so che non e' facile esserlo quando si fanno confronti tra italia e america perche ci sono troppe diversita e poi ci si mette di mezzo anche il patriottismo. neanche l america e' il paese dei balocchi perche di problemi ce ne sono eccome ma fare un paragone con l italia e' come paragonare una mustang ad una 500
RispondiEliminaanche nei miei post qualche volta faccio paragoni azzardati tra le due realta
@fabioletterario: mi hai fatto riderissimo
RispondiEliminavaleriascrive
Valeria,
RispondiEliminami sa che Fabius ha ancora in mente il suo ultimo post, quello dei guardoni di epigrafi! Chissa' che non sia la signora in nero a stabilire la data..
(voglio pero' che sia ben chiaro che la mia e' solo una battuta - o forse battutaccia - perche' la morte non la auguro a nessuno, nemmeno a Berlusconi)
Moky cara,
mi trovo d'accordo con te. Con la premessa che io non sono neanche poi cosi' tanto anti-Bush, sono anche dell'opinione che se ci fosse in charge qualcuno molto lontano dalle mie posizioni potrei comunque rispettare la posizione occupata ("the office").
Oggi ho avuto un'esperienza di burocrazia/amministrazione un po' assurda e quando sono uscita dall'ufficio le mie prime parole sono state "Mi sembrava di essere in Italia". Il che mi fa render conto di quanto siano rare queste esperienze qui.
No, no, non c'e' niente da fare.. per quanto ami l'Italia ci sono assolutamente cose che non vanno e che gli italiani hanno fatto andare con la loro straordinaria capacita' di arrangiarsi.
Credo che degli italiani (in generale, presenti esclusi) quello che mi piace e' il brontolare continuo (lo sport piu' praticato, a cui evidentemente mi aggiungo anch'io), ma allo stesso tempo la rassegnazione allo status-quo.. che, per la seconda legge della termodinamica, non puo' rimanere tale, ma tende al disordine e al caos.
Meglio che vada a letto. Che senno' sto qui tutta la notte a scrivere.
Volevo dire "quello che NON mi piace"
RispondiEliminaoff topic: se hai tempo e voglia, visto che ora sei attivissima nel cmpo scolastico US, passa dal mio blog e fatti 2 risate con un video della vecchia scuola italiana...
RispondiEliminap.s. d'accordissimo con te per il post, soprattutto riguardo all'impossibilità dei nostri highlanders politici di scomparire del tutto!!
Fabio, ma di Highlander non doveva restarne soltanto uno? In Italia invece mi sembra che proliferino, nessuno è interessato a una sfoltita delle teste...
RispondiEliminaCara Moky, in qualche modo mi sento di associarmi alla tua poca obiettività. Di questo paese non tollero medievalismi come la pena di morte e la mancanza di un sistema di sanità sociale, ma d'altra parte ci sono cose a cui ormai difficilmente potrei rinunciare. Il dinamismo di cui si parlava, appunto, che permette alle persone con qualche idea interessante in testa di realizzarla e goderne i frutti senza pizzi da pagare, senza raccomandazioni da chiedere e senza file chilometriche da fare per un documento (a meno che non sia al consolato italiano, ovvio). Non vivremo nel paese delle meraviglie, ma un minimo di dignità ancora possiamo dire di averla...
moky e' sempre un po' difficile entrare in questi discorsi. chi critica gli USA, lo fa spesso senza aver deciso di viverci.
RispondiEliminacomunque l'america non e' il solo paese con questo tipo di dinamismo. per farti un esempio a me caro, l'australia e' un paese in cui la creativita' viene stimolata e premiata. forse lo stesso vale per alcune nazioni del Nord Europa (anche se non ne conosco il tessuto altrettanto bene).
Vedo che noi siamo proprio in un altra realtà. In America mi sa che le cose funzionano un pochino meglio... Hai scritto tante cose interessanti che solo chi ci vive le può raccontare. Continuerò a frequentarti.
RispondiEliminaCiao, Virgilio
mi permetto un commento sarcastico:
RispondiEliminase fossi stato juventino avrei potuto dire:
noi abbiamo Moggi, però (o grazie a lui) vinciamo molti campionati.
se fossi italo forzuto potrei dire:
noi abbiamo Berlusconi, però (o grazie a lui) possiamo rubare e falsificare senza venir incarcerati.
se fossi americano potrei dire:
noi abbiamo Bush, però (o grazie a lui) i nostri interessi nel mondo sono preservati.
se non fossi consapevole del mondo potrei dire: noi abbiamo bush, berlusconi, e tanti altri che ci danno dei vantaggi e sicuramente nessuno paga per i nostri privilegi...
però non sono juventino, non sono forzista, non sono americano e, mio malgrado, sono consapevole.
e allora, al di là della solidarietà mi chiedo: qual è il bilancio fra i miei privilegi e quanto gli altri pagano perchè io possa goderne senza preoccuparmene?
nel prezzo di quel gallone che aggiungiamo tutti i giorni c'è un pezzetto della vita di Iraqeno, ma anche di tanti altri nel mondo. quanto vale la loro vita? quanto costa in realtà quel gallone?
...e tutto questo senza togliere nulla della bellezza della vita...
PD, pur condividendo alcune delle tue considerazioni, come madre la mia "bottom line" e' la mia famiglia, i miei figli. E' la speranza che ai miei figli sia data la possibilita' di crescere e vivere in una societa' che e' sicura (per quanto possibile), dove abbiano la possibilita' di raggiungere il livello di educazione accademica cui si sentano portati, e una volta fatto, che abbiano la possibilita', se non la quasi certezza di trovare un lavoro che permetta loro una vita decente in una casa decente... E' una societa' individualistica, quella in cui vivo ma che ha anche un cuore, grande, da qualche parte: ad esempio, nel 2003 gli Stati Uniti hanno dato 16.25 Billions in foreign aid. Inoltre ci sono centinaia di charities cui gli americani contribuiscono generosamente anno dopo anno, opere di carita' internazionali e "domestic", religiose e laiche. Individualisti con il cuore.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Bush, come ho gia' detto, i danni che ha fatto sono enormi (e la prima cosa superficiale che mi viene in mente, da individualista con il cuore, e' che 10 anni fa pagavo $1 a gallone, ora pago $3.50) ma il suo regno e' finito, dopo gennaio potra' se vorra' andare in giro per il mondo a fare conferenze (alla Bill Clinton) o influenzare il mondo come Jimmy Carter (vedi la sua partecipazione nel mediare il conflitto tra Palestina ed Israele) ma sara' fuori dalla sfera politica primaria. Per questo dico che Bush ha ancora 8 mesi in cui, da "lame duck" potra' fare ancora qualche danno, ma poi se ne andra'. For good. I vari Berlusconi che ci sono in Italia sono personaggi eterni, che non scompariranno mai... per qualche miracolo, cambiano pelle e come per magia, si trasformano via metamorfosi da primo ministro a presidente del consiglio, a ministro delle cagate...
E tanto per mettere i puntini sulle i, noi paghiamo per i nostri "privilegi" qui in America. Paghiamo le tasse, e cosi' fa' circa l'85% degli americani, paghiamo la nostra health insurance, paghiamo la property tax, paghiamo le tasse quando compriamo qualsiasi cosa... paghiamo anche per chi non paga, sai? Paghiamo per il pranzo a scuola di chi non puo' permetterselo, paghiamo per i food voucher per chi non puo' permettersi cibo sulla tavola (ma ha una plasma tv nell'appartamento dilapidato), paghiamo per le visite nell'ER di chi non ha un'assicurazione, paghiamo per WIC, Women Infants Children che provvede ad aiutare donne con neonati e bambini... Il sistema americano puo' essere senz'altro migliorato, non ci sono dubbi. Pero' nessuno, ne' Bush ne' tantomeno Berlusconi, ci ha regalato, e intendo alla mia famiglia e ai milioni di americani che lavorano sodo e pagano le tasse, niente. Nemmeno l'iraqeno che muore, sia di ma no sua che di mano americana.
Il concetto di base che sostiene l'economia americana, anche quando sembrerebbe che stia per cadere, e' che se lavori e ti fai il mazzo, allora ti sei guadagnato i tuoi privilegi. Non ho mai visto nessun esempio di nepotismo qui. Non c'e' bisogno di "prostituirsi" o di avere conoscenze per trovare lavoro.
Hai ragione quando ti chiedi quanto costa quel gallone di benzina in effetti? Costa troppo, ma siamo anche noi a pagare, paghiamo caro, ma pur pagando viviamo una vita decente. Potrebbe andare meglio, ma anche peggio. E il cambiamento e' comunque nell'aria.
E poi scusami se penso che la solidarieta' dovrebbe essere un atto di civilta' e compassione personale e "spontaneo", non obbligatorio, perche' il governo te lo impone.