Facendo un seguito alla lontana al post di Koala, che e' tornata in Italia per un anno ad insegnare (e le mando un applauso da migliaia di km di distanza per il suo coraggio e il suo spirito di sacrificio, anche se si godra' la sua Sardegna, il cibo italiano/sardo e soprattutto la sua famiglia italiana... quindi un pochino di invidia la provo!), anyway, volevo solo segnalare un altro paio di punti che sottolineano la differenza abissale tra scuola americana e scuola italiana.
Anzitutto, in generale la scuola americana si concentra molto poco sull'aspetto personale dell'istruzione, nel senso che la maggior parte se non tutti i test che vengono amministrati dal Kindergarten in su, sono test "multiple choice", cioe' lo studente sceglie la risposta di solito tra 3/4 risposte. A volte all'interno di un test viene richiesta un'elaborazione scritta della risposta, ma il piu' delle volte, no. Si', devono scrivere "essays", cioe' temi, ma niente come ero abituata io, compiti in classe, temi in classe etc. non esistono. Interrogazioni meno che meno: gli insegnanti utilizzano la partecipazione in classe per valutare gli studenti. Quindi niente terrori della notte prima, a studiarsi bigini e cercare di comprimere centinaia di date, fatti, nomi in poche ore. Uno o c'e' tutto l'anno o non c'e'. Viene pero' sempre data la possibilita' di recuperare con i cosiddetti "extra credit", cioe' lavoro extra che da punti extra. Questo sistema ovviamente da' la possibilita' di creare "mostri" di ignoranza visto che, dovendo scegliere tra 4 risposte, anche la cozza piu' cozza ha il 25% di possibilita' di dare la risposta giusta (e Fabio
qui ha postato una della umiliazioni piu' grosse del sistema scolastico americano...). Quindi da un punto formale la scuola italiana e' sicuramente piu' completa, chi ha un talento particolare negli US ha la possibilita' di venire riconosciuto ed aiutato a svilupparlo. Il modo in cui le scuole superiori sono organizzate rappresenta una delle differenze piu' importanti: non esistono "diverse" scuole superiori a seconda del tipo di "carriera" che uno ha in mente (cosa che mi ha sempre un po' lasciato a bocca aperta: come si fa a sapere a 14 anni con certezza se "da grande" voglio fare l'universita' e diventare ingegnere elettronico oppure perito chimico?), ma una High School generale, con materie generali (English, Math, social studies, science, etc) e "electives", cioe' materie e classi specifiche scelte dallo studente, ad esempio nella High School di SV esiste un Culinary Department, dove i ragazzi vengono preparati ad entrare nelle varie accademie di arte culinaria, oppure esiste, data la natura "militare" della citta', il corso ROTC, cioe' Reserve Officer's Training Corps, che prepara gli studenti ad entrare nelle forze armate o accademie militari e gli studenti che scelgono questa materia ricevono training su comando, etica etc. con direzione militare. Oppure molto interessante qui e' la presenza molto forte della robotica, a partire dalle elementari alle superiori, dove il gruppo N.E.R.D.S. (Nifty Engineering Robotics Design Squad) crea robots per competizioni a livello locale, di stato e nazionale. Ovvio che la presenza dell'University of Arizona localmente e a Tucson (UoA e' responsabile con JPL, CalTech e A&M University per la spedizione di Phoenix su Marte), fa la sua parte nello spingere materie e club scolastici di questo tipo, pero' e' rincuorante per noialtri genitori sapere che l'accento dell'insegnamento si concentra soprattutto sul futuro lavorativo... ok, e' un insegnamento un po' miope dal punto di vista culturale, ma dal punto di vista pratico, batte l'istruzione italiana 10 a 0.
Esistono poi programmi disegnati per studenti "gifted and talented", per studenti con problemi, da fisici a mentali (dove vengono disegnati programmi specifici per studenti handicappati, avendo come goal il re-inserimento, almeno ad un livello minimo, nella classe mainstream). P.E., cioe' educazione fisica, e' una materia presa seriamente, soprattutto ora con il problema dell'obesita'... ma questo e' un altro post!
Vi descrivo un paio di esempi tratti da esperienze recenti della mia famiglia: Chris, in terza media, per 2 mesi sta "prendendo" lezione con Mrs. Rice, insegnante di "Family and Consumer Affair", una volta chiamato "Home Economics" (nome cambiato in anni recenti per motivi di polical correctness): hanno cucinato per qualche settimana (si', c'e' una cucina nella classe), e ora iniziano a cucire (si', anche i maschietti, perche' e' un'attivita' che potra' servirgli in futuro) e, come parte di un programma per diminuire il numero di adolescenti che non si diplomano perche' sono incinte (teens drop out e' un problema nazionale, anche se statisticamente si tratta di solito di adolescenti delle "minoranze" che pensano che avere 1,2,3 e piu' figli, normalmente da "padri" diversi sia "cool"), ho dato l'autorizzazione a Mrs. Rice e Chris e' venuto a casa con un neonato robot, di cui si doveva prendere cura per un giorno e una notte. Tra le varie regole, il collo doveva essere sempre "sostenuto", come un bebe' vero, e per tutto il giorno e notte il bebe' piangeva, a casaccio, per un minimo di 15 minuti e Chris doveva inserire una chiavetta nella schiena del robot e tenerlo in braccio e "dondolarlo" finche' il bebe' non faceva un suono di soddisfazione e smetteva di piangere. Il programma si chiama "Baby Think-it-Over", cioe' "Bebe' Pensaci su" e devo dire che, almeno con Chris e almeno adesso, ha funzionato come deterrente. La notte pare che il bebe' (battezzato Samantha da Chris) si e' "svegliato" 3 volte (e J ha sentito una voce flebile dire "SHUT UP" la seconda volta) e la mattina, mentre con in braccio Samantha faceva colazione, mi ha detto : "I don't think I want to have a baby for a long time..." GRAZIEALCIELO!! Missione compiuta... almeno per il momento!
Un'altra differenza con la scuola italiana la trovo nel modo in cui gli studenti vengono "premiati" quando fanno il loro "dovere" e piu': Vivian per esempio ha ricevuto un premio dalla preside l'anno scorso (in prima) durante una "assembly", un'assemblea che almeno in US non ha la connotazione politica che aveva in Italia, e 2 settimane fa ne ha ricevuto un altro. Ovvio che per noi genitori e' una soddisfazione, ma anche per questi studenti e' il riconoscimento che non si aspettano e che li rende felici. Ma in Italia i riconoscimenti non vengono dati... solo voti. Il che e' per me triste.
Detto cio', spesso ho pensato di "insegnare a casa" cioe' fare l'homeschooling (come fa' Nat... e applaudo pure lei!), ma non ho la pazienza ne' l'intelligenza, quindi demando questo compito ad altre persone, mantenendomi in contatto con tutte pero'...
Chris e Baby Samantha....