Allora, da stasera alle 18:00, per le prossime 48 ore, tutti i residenti delle strade fino ad 1 km a sud di casa nostra devono evacuare perche' cominceranno a fare i "controlled burns" cioe' incendi controllati per eliminare "fuel" per l'incendio vero e proprio. Ovviamente, speriamo che rimangano controllati!!
Mi stupisce il fatto che la stampa e i notiziari italiani non ne abbiano parlato perche' al momento il Monument Fire e' considerato "the number 1 priority emergency" negli Stati Uniti!! Ieri sera nei vari notiziari nazionali (non quelli locali di Tucson e Phoenix, ma NBC, ABC, etc.) era la prima notizia, e hanno nominato Sierra Vista....
Secondo me e' perche' viene confuso con gli altri 2 mega-incendi, che pero' non solo stanno andando avanti da settimane ma sono in zone totalmente diverse, il Wallow Fire (Arizona nord) e l'Horseshoe Fire (sempre nella nostra contea, Cochise County, ma piu' ad est a circa 150km, al confine con il New Mexico, nelle Chiricahua mountains) e, per un caso di ignoranza italiana della geografia americana, parlato di un incendio, parlato di tutti... no, questo e' un incendio nuovo, che minaccia una citta' di piu' di 40 mila abitanti, 'gnuranti (parlo dei vari giornalisti!!)
Mi viene in mente quando c'e' stato il terremoto ad Haiti e la gente chiedeva ai miei se mia sorella stava bene... mia sorella vive alle HAWAII... non solo altro nome, ma altro oceano!! (Per quello quando sento i soliti commenti di come siano ignoranti gli americani, sorrido e penso ad Haiti e alle Hawaii...)
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RispondiEliminaForza e coraggio moky !
forza e coraggio anche da qui
RispondiEliminavalescrive
mi unisco al coretto: forza e coraggio!
RispondiEliminaIo ti rinnovo l'invito: se non state andando a lavorare venite a farvi una vacanzina sull'east coast. Almeno non vi stressate. Portate anche il cane e i gatti. La piscina c'e' anche qui' a cominciare dalla prossima settimana e mangiamo vegan anche noi.
RispondiEliminaDora
Spero che si fermi il fuoco!!!
RispondiEliminaVi sono vicina.
Un abbraccio!
Chiara
Forza e coraggio per il fuoco!
RispondiEliminaComunque va bene tutto ma non trovo tanto strano che in Italia non si parli di quest'incendio visto che nemmeno sull'LA Times se ne parla granche' (non ho la tv quindi non posso dir nulla circa i telegiornali). D'altronde il fatto che una cittadina di 40mila abitanti sia minacciata dal fuoco non mi sembra notizia da prima pagina per notiziari europei.
Per quanto riguarda l'ignoranza, scusa tanto ma gli americani sanno la differenza tra Haiti e Hawaii solo perche' le Hawaii sono parte degli USA. Ho appena fatto un'indagine nel mio ufficio e di 10 persone, solo 2 mi hanno saputo dire piu' o meno dove fosse Haiti.
Sono italoamericana (mamma italiana, papa' americano), cresciuta in Italia ma trasferita nella East Coast per il college ed ora vivo in California. A discapito dei luoghi comuni, non ho trovato i miei compagni al college ne' piu' ignoranti ne' piu' colti di me (che ho frequentato normalissime scuole pubbliche in Italia).
Diamo a Cesare quel che e' di Cesare, ma basta con tutte queste critiche!
Laura
@Palbi: grazie. Oggi hanno tolto l'ordine di pre-evacuazione. Continuamo a sperare nel poco vento!!
RispondiElimina@Valeria e Zion: grazie mille!
@Dora: grazie dell'invito... per il momento possiamo rimanere qui... magari se mai torneremo back east...
@Chiara: l'incendio e' contenuto al 60% mi sembra... sta ancora andando forte dal lato est della montagna...
@Laura: e' vero che forse un incendio che minaccia una cittadina di 40mila persone non fa notizia in Italia, ma lo ha fatto l'incendio a Portal, che di abitanti ne fara' forse 200!!
Per quanto riguarda l'ignoranza degli americani, nessuno la mette in dubbio, (parlando in generale, ovviamente), ti garantisco che, avendo vissuto sia in America che in Italia molto piu' di quanto abbia fatto tu immagino, (penso sia giovane) ho incontrato tanti italiani che, quando parlano degli americani ne parlano con snobberia, definendoli, appunto ignoranti, e perche' non sanno pronunciare le parole italiane e perche' non sanno dov'e' questa citta' o l'altra...quando poi sento italiani di tutte le provenienze, pronunciare parole inglesi in modo raccapricciante oppure, come nel caso di Haiti e Hawaii, confondere 2 luoghi completamente diversi. In altre parole, prima di parlare della pagliuzza/ignoranza degli americani, controllarsi il palo/ignoranza propria!
E questo e' dare a Cesare quel che e' di Cesare!
Moky, grazie della risposta. Spero di non essere stata maleducata nel mio commento, in caso mi scuso. Quello che intendevo dire (che mi pare tu abbia capito) e' appunto che i luoghi comuni esistono da entrambe le parti. Purtroppo mi e' capitato di sentirmi dire "ah ma tu sei italiana quindi sai lo spagnolo" oppure (in clinica medica USA) mi hanno detto nel questionario all'ingresso di segnare di segnare razza "other" invece che white visto che sono mezza bianca e mezza italiana (???). Senza contare le mille e piu' volte che mi sono sentita prendere in giro per il solito binomio italia/mafia che onestamente ha stufato. Questo non per giustificare gli italiani e i loro luoghi comuni verso gli americani (non sono -siamo- tutti obesi ed ignoranti), ma purtroppo quella di fare di tutta l'erba un fascio e' una pratica comune sia qui che in Italia. Io sono giovane ed appartengo ad una generazione che ha le possibilita' per uscire di casa, ma e' sorprendente la quantita' di americani che non e' mai stata all'estero (se si esclude il Canada o al massimo Cancun, che ormai e' piu' americana che messicana). Queste generazioni non hanno molte idee su come sia il mondo fuori da qui, e quindi sotto questo punto di vista prestano molta piu' fede ai luoghi comuni rispetto alla stessa generazione di italiani. Ovviamente queste sono considerazioni personali basate sulla mia -poca- esperienza del mondo.
RispondiEliminaLeggendo alcuni blog trovo molti attacchi all'Italia e agli italiani. Onestamente lo trovo un po' fuorviante perche' ci sono anche qui tante cose che non funzionano o potrebbero funzionare meglio. Qui se hai un lavoro la vita ti sorride, ma c'e' un sottobosco di poverta' e disagio che in Italia fortunatamente non e' cosi' esteso. Insomma, ci sono i pro e i contro di vivere negli USA, mi piacerebbe leggere allora anche qualche contro :)
No hard feelings, e' solo la mia opinione (e' da un po' che leggo il tuo blog, se non mi piacesse non perderei tempo a leggerlo :) ).
Laura
@ Laura: no, non sei stata maleducata e il mio non era un attacco all'Italia... anche se a volte l'ho fatto, di fronte alle innegabili catene che tengono il paese ancorato ad idee medievali... ma non stiamo parlando di questo.
RispondiEliminaHo un paio di idee da condividere: la prima e' che tutti gli stereotipi hanno radice in una certa dose di verita'(che molti americani siano obesi e' inconfutabile; che la mafia sia nata in Italia e molti italiani ne sono coinvolti e' altrettanto vero)il problema degli stereotipi e' che sono ciechi, e quindi per chi e' ignorante" sono il metro con cui misurano tutto cio' che riguarda un gruppo, ad esempio un popolo.
L'altro punto e' che x tanti italiani il viaggio all'estero e' comunque la quindician di giorni a palma de mallorca o sharm-el-sheik,nei vari club dove della cultura locale c'e' poco e niente, se non i camerieri. Simile ai viaggi all'estero degli americani che possono.
Terzo puntpo (ne avevo piu' di due...) e' che nessuno, io per prima, nega i difetti, le "flaws" degli US. Pero' nella bilancia, la mia vita qui e' cento volte meglio di come sarebbe in Italia: io stare a casa a crescermi 4 figli con un marito ingegnere che lavora per il governo, in Italia farei probabilmente la fame. O dovrei lavorare e mollare i figli a qualcun altro. Non so se riuscirei a tornare a vivere in Italia, meno che meno crescerci dei figli. Preferisco ancora un paese dove esiste ancora la possibilita', anche minima, di un futuro decente. Immagino che anche per te/i tuoi sia cosi', altrimenti penso che avresti fatto l'universita' in Italia e/o vivresti in Italia. Lo dico a tutti quelli che me lo chiedono: secondo me, l'Italia e un bellissimo paese da visitare, non tanto bello da viverci. (Pur amandolo sempre)