*** AGGIORNAMENTO 13/8/2015: ho pubblicato un nuovo post sui Duggar e gli sviluppi degli eventi che hanno circondato le molestie di Josh sulle sorelline ***
Che la religione in America sia una cosa da invasati, e' risaputo. I cattolici italiani, anche quelli più bigotti, quelli più indottrinati, più fedeli ai dogmi, impallidiscono di fronte al radicalismo religioso dei cristiani di qui. Non tutti, ma una gran parte di sicuro predica e razzola in piena contraddizione con il messaggio del Vangelo, diffondendo odio e intolleranza, invece di amore per i propri vicini, amici e non.
Ho iniziato questo post tempo fa con l'intenzione di descrivere e dettagliare una tipologia della famiglia americana che negli ultimi anni ha guadagnato tanti "ammiratori" che, come me, ne
sono erano stranamente affascinati. Nel corso della mia ricerca pero', mi sono imbattuta in numerose testimonianze e informazioni che definire incredibili o da medioevo non basta, e questo post e' diventato qualcos'altro: il fatto che in questo momento, nel 2012, nello stesso paese dove e' nato e si e' formato il movimento femminista esistano ideologie misogine, retrograde ed abusive che sembrano tratte da un racconto medievale, mi fa' ribollire il sangue dalla rabbia.
Sapete che amo l'America e quello che rappresenta, miei figli sono americani e ne sono fiera. Questa e' una delle eccezioni: sarei insincera se dicessi che questa parte d'America non mi fa' assolutamente paura. E' quasi da brivido.
Ma cominciamo dal principio.
Se avete anche solo una minima conoscenza di questo paese, sapete che avere 4 figli in America e' normale, normalissimo, soprattutto per chi vive lontano dalle grandi città ed ha la possibilità di accedere/vivere in case invece di appartamenti, dove e' possibile avere spazi più consoni a famiglie numerose. Infatti qui la mia inaspettata quarta gravidanza non ha suscitato molto stupore, se non forse per la nostra eta', considerata ovviamente un po' avanzata, e per il fatto che i primi 3 figli erano già grandicelli. Conosco personalmente molte famiglie di 4 figli, diverse con 5 e persino un paio con 6 figli. Difficile trovare una sola spiegazione al fenomeno, ma in parte puo' essere il fatto che lo stile di vita, il modo di crescere i figli qui e' piu' rilassato (i miei figli praticamente vivono a piedi nudi, anche in New Jersey dove faceva un bel freddo d'inverno non hanno mai indossato la "maglietta della salute", tanto per fare un paio di esempi che li differenziano da come sono stata cresciuta io), o forse e' perche' c'e' piu' "spazio" dal punto di vista logistico (noi abbiamo sempre avuto 4 camere da letto e 2 bagni sin dalla prima casa che abbiamo acquistato in California nel '93), oppure può essere anche il fatto che tendenzialmente gli americani hanno una visione piu' ottimistica del futuro che gli italiani, fatto sta' che le famiglie numerosa qui "abbondano", rispetto ad altri paesi occidentali per lo meno.
Ultimamente la famiglia numerosa, e parlo di 4 figli e più, e' diventata una sorta di moda, grazie a persone tipo Angelina Jolie, con la sua squadra di pallacanestro cosmopolita, che gira il mondo con la prole con agilita' e naturalezza (3 mesi in Francia, 1 mese a Venezia, poi si va in a Los Angeles... ma 'sti bambini, una struttura, una routine non gliela dai? Mah...), ed altri come ad esempio Tori Spelling, che ha appena annunciato di aspettare il quarto bebe' mentre l'ultima nata ha poco meno di un anno, e sembra non abbia nessuna intenzione di fermarsi li'.
La nonchalance con cui queste "donne famose" sfornino pargoli, tornino come per magia alla loro taglia pre-panza in 2 settimane e riescano a condurre una vita professionale e una vita sociale intense, apparentemente senza detrarre niente dall'essere madre dell'anno, erroneamente semplifica il complesso e difficile equilibrio necessario perché l'equazione
più figli = più gioia sia vera, e proietta nel mondo un'immagine che non sottolinea la fatica, i costi, i sacrifici enormi cui "noi" famiglie normali dobbiamo sottoporci per funzionare. Queste vip-mamas hanno romanticizzato a livello internazionale la multi-maternita' rendendola quasi un sport competitivo.
Ma l'interesse e la curiosità per la famiglia
davvero numerosa ha raggiunto l'apice con l'enorme successo della famiglia
Duggar in tv, magari ne avete sentito parlare anche in Italia: qualche anno fa il canale Discovery aveva fatto un documentario su questa famiglia inconsueta, che la parola
numerosa non definisce accuratamente perché il termine corretto sarebbe
conigliera (anche se dal punto di vista specistico bisogna puntualizzare che i Duggar avrebbero la possibilità di scegliere, mentre i conigli no...).
Chi sono questi Duggar? Jim-Bob e la moglie Michelle fanno tana, con i loro 19 (si', ho scritto diciannove!!) figli in Arkansas, stato notoriamente destrorso, conservatore e iper-religioso, e sono diventati famosi con questo documentario, quando ancora di figli ce ne erano solo 14 (il titolo era "14 figli, e ancora incinta!"), facendo un gran scalpore, non solo per il numero della prole, ma soprattutto per il modo apparentemente pacato e tranquillo in cui questa famiglia funzionava: i figli sempre vestiti bene, sempre educati ed obbedienti, la madre che non la si sente mai alzare la voce, la casa sempre in ordine o quasi, considerato il numero di persone che vi abitano, una famiglia enorme senza debiti ne' mutuo... insomma, per un po' sono quasi stati una fonte di ispirazione se non di invidia da parte di tanti, inclusa io.
Come il resto d'America, li ho trovati affascinanti ed ho avuto l'opportunità' di osservarli "in azione", perche' il documentario ha fatto così tanto successo che TLC (acronimo E ossimoro, The Learning Channel) ha creato un reality show dal titolo "16 kids and counting!", "16 figli e si continua a contare!", diventato poi "17" poi "18 kids and counting!" e "19 kids and counting!".
Se siete anche voi curiosi sulla motivazione che spinge una coppia a sottoporsi alla gioia e incredibile trauma di 20+ gravidanze (l'ultima e' stata una "stillbirth", dove il feto era morto in utero verso le 18 settimane) ) in poco più' di 20 anni, questa e' la loro spiegazione: dopo la nascita del primo figlio, Michelle aveva cominciato a prendere la pillola ma era rimasta incinta ed aveva perso la gravidanza. Scioccati che una cosa così potesse succedergli, Michelle e Jim-Bob cercarono consiglio da un medico cristiano e decisero di lasciare decidere a Dio il numero di figli.
Questo paragrafo si trova sul loro sito:
"
They (Michelle and Jim-Bob) prayed and asked God to forgive them, and to teach them to love children like He loves children. They asked God to bless them with as many children as He saw fit in His timing."
"Pregarono e chiesero a Dio di perdonarli, ed insegnargli ad amare i figli come Lui ama i figli. Chiesero a Dio di benedirli con tanti figli quanti Lui ritenesse giusto secondo il Suo programma"
Be', certamente capisco e condivido il loro dolore per la perdita di un bambino, e' successo anche a me come a milioni di donne, e capisco i sensi di colpa... ma la loro reazione ad un evento così e' a parer mio un po' troppo radicale.
Certamente sin dal principio, c'erano diversi -OK, moltissimi- campanelli d'allarme in questo ritratto perfetto di famiglia, tanti piccoli e, da soli, insignificanti, dettagli e particolari "strani":
- i nomi di tutti i figli iniziano con la lettera "J" (c'e' gente che si vanta di saperli tutti, e in ordine... ma diamine!). Embe', direte? Meta' americani ha nomi coordinati dai genitori, nomi strani, inventati, cognomi che diventano nomi... questi 20 hanno tutti la stessa iniziale, niente di male... fosse la sola "stranezza", sarei d'accordo, ma....
- le femmine indossano solo e sempre gonne lunghe e abiti un po' da suora. I maschi non indossano MAI jeans e maglietta, ne' calzoni corti, ma sempre e solo polo e pantaloni khaki, anche in un episodio in cui partecipavano ad una corsa! In un altro in cui giocavano con l'acqua in estate, i "costumi da bagno" che indossavano sembravano essere usciti da foto del 1910. Se vi interessa abbigliarvi come una vergine sul Titanic, o una Duggar, questo e' il link.
- Homeschooling. Ora, non ho assolutamente niente contro l'homeschooling, anzi la trovo una soluzione valida per chi non "si fida" della sistema educativo impartito dalla scuola pubblica o privata, o per chi preferisce il controllo dell'insegnamento per insegnare in modo piu' "homemade" materie che magari in scuole convenzionali sono tralasciate o insegnate poco. Nel caso dei Duggar pero', non si tratta di una scelta bensì di un precetto da ubbidire, una regola dettata dall'organizzazione IBLP (Institute in Basic Life Priciples) che seguono e secondo cui homeschooling e' un dovere. IBLP determina l'intero curriculum scolastico, basato sulla bibbia e sul vangelo. Ovviamente, l'insegnamento di scienze e' dominato dal creazionismo e da convinzioni anti-scientifiche che ci sarebbe da ridere se non fossero agghiaccianti perché questi, oh, CI CREDONO PROPRIO!!! Su uno dei siti che i Duggar raccomandato tra le risorse per l'homeschooling, si possono leggere tutte le "verità" scientifiche da insegnare, e in particolare c'e' un articolo che "prova" che dinosauri e uomo sono vissuti contemporaneamente poco dopo la creazione, circa 6000 anni fa. Volete farvi due risate? Leggetelo qui.
- Il divieto per i figli di avere contatti con il resto del mondo che non siano approvati dai genitori (e dall'organizzazione IBLP): niente televisione (ok, probabilmente una decisione saggia), solo dvd a tema religioso o dal contenuto ritenuto innocuo e sempre assolutamente allineato con la loro ideologia.
- Il divieto di ascoltare musica che non sia dal messaggio religioso. Sembra incredibile, ma nel sito della famiglia Duggar, ogni membro viene elencato con cibo preferito, vacanza preferita, etc, e sotto canzone preferita, tutti ma tutti inclusi i ragazzi più grandi citano una canzone religiosa... chi sono Adele e Ce-Lo Green? Quando un 16enne dice che la sua canzone preferita e' "Yeld not to temptation" "Non cedere alla tentazione", lo trovo molto sospetto.
- Il divieto di leggere libri non "approvati", inclusa la serie di Harry Potter, oppure The Giver, libro bellissimo anche se un po' triste, di letteratura giovanile americana che viene letto normalmente nelle scuole medie americane. Tutti i libri che i figli possono leggere fanno parte di una lista, e basta.
- Il divieto di celebrare feste "pagane" come Halloween
- I loro computer hanno accesso solo a circa una settantina di siti "approvati". Nel caso in cui i figli più grandi vogliano aver accesso illimitato ad internet, devono farsi dare una password dai genitori e un fratello o sorella deve controllare la sessione di net-surfing. Il motivo principale, che capisco, e' evitare accesso ad immagini e siti pornografici, ma altrettanto importante per loro e' che non vengano esposti ad informazioni contrastanti o sovversive...
- Il divieto di ballare, perche' ballando si perde controllo del proprio corpo.
- Tutte le figlie meno una, vogliono diventare mogli e madri "da grandi", cioè verso i 20 anni. La ragazza che vuole proseguire gli studi, una volta finita la "high-homeschool", vuole diventare infermiera e lo farà attraverso CollegePlus, un college a distanza, cristiano ovviamente...
- Anche i ragazzi, non solo le ragazze, non vengono incoraggiati a proseguire gli studi finita la scuola dell'obbligo. Il paragone con il medioevo calza ancora, "educare" la mente induce attività cerebrali che potrebbero mettere in questione i dogmi.
A tutti gli effetti questi figli vengono cresciuti in isolamento da influenze esterne o stimoli esterni non approvati, non religiosi. Vivono in una bolla religiosa da cui osservano il mondo esterno come visitatori in un aquario, peccato che non hanno capito che sono loro quelli imprigionati.
Da madre, capisco le paure e le ansietà ma più che un'educazione, mi sembra che questi ragazzi ricevono un indottrinamento, senza possibilita' di confrontarsi e scambiare idee ed opinioni diverse con persone cresciute in modo diverso. E' un sistema simile a quello che adottavano in Cina per fermare la crescita dei piedi delle bambine, bendarli stretti stretti per impedirne la crescita.
L'altro lato della medaglia, quello che probabilmente affascina di più il pubblico, me compresa, lo si vede in questi esempi:
- Come ho scritto sopra, i figli si comportano sempre bene e sembrano sempre felici e sorridenti. Anche i teenagers....
- I genitori non urlano mai e non ricevono mai (almeno di fronte alla telecamera) rispostacce dai figli adolescenti, quelle tipiche che ogni tanto ricevo e che elargivo a mia volta ai miei. Diciamo che vengono "rispettati" dai figli
- Vivono in una casa di 650mq. che si sono costruiti da soli senza prestiti, mutuo, debiti.
- Fanno volontariato, soprattutto in centro e sud America.
A questo punto, il ritratto di questa famiglia rimane un po' annebbiato, si' sono leggermente fanatici, ma brave persone, no?
Per capire bene cosa succeda veramente, bisogna parlare di "quiverfull".
La prima volta che ho letto la parola "quiverfull" e' stata in una trasmissione televisiva in cui si parlava di questo movimento ultra-conservativo cristiano. La parola deriva da un verso della bibbia in cui i figli vengono paragonati a "frecce nella faretra" di un uomo potente, in pratica implicando che più la faretra e' piena (quiver-full) e più l'uomo e' potente. Quiverfull e' nato negli anni '80 in seguito alla pubblicazione del libro "Back home: beyond feminism and back to reality" di tal Mary Pride, in cui suggeriva che il ruolo delle donne secondo la bibbia e' quello di moglie e madre e di procreare figli sotto l'autorità di un marito, e che il controllo delle nascite va contro il verso della bibbia in cui i figli sono definiti non solo frecce ma anche "patrimonio" di Dio.
Vi e' passato un brivido giù' per la schiena? Perché mica finisce li'....
Questo libro ha avuto molto successo soprattutto tra i fondamentalisti cristiani, evangelici e battisti, che hanno adottato questo principio e spesso creato delle loro mini-chiese in casa, "home-churches", molto furbamente direi, visto che le chiese non pagano tasse... ma altri libri sono stati scritti sulla missione dei "veri" cristiani, ed e' così nato un movimento.
Tra le varie dottrine di quiverfull, (ed ecco perché nonostante i Duggar non lo menzionino nel loro sito, e' evidente che ne seguano i precetti), queste sono tra le più importanti:
- i figli sono benedizioni di Dio quindi più figli, più si ama Dio. Utilizzare qualsiasi forma di controllo delle nascite, anche quella della temperatura basale, e' considerato un gesto contro il patto con Dio.
- crescere ed educare i figli come "guerrieri di Dio, lontano dal mondo "pagano" che rovina l'unione con Dio. Ecco la necessita' dell'homeschooling
- la famiglia come patriarcato. Il padre e' il leader, protettore e "pastore" della moglie e dei figli.
- Quando l'eta' e' giusta, e' il padre che consente al figlio di fare la corte ad una ragazza, se la approva e dopo averne parlato al padre della ragazza, appunto, In pratica vengono "promessi" dai padri, ed e' la famiglia in controllo della corte. I ragazzi non possono mai essere lasciati soli, c'e' sempre uno chaperon (con tutti quei fratelli e sorelle, e' facile trovarne uno!) e il primo bacio della coppia avviene all'altare. Avrei tanti commenti da fare e già mi sto dilungando...
- Il ruolo della donna nel matrimonio e nella famiglia e' definito da regoleben precise come:
"Un marito ha bisogno di una moglie che lo rispetti come un uomo: una donna distrugge la mascolinità' di un uomo con "l'essere finanziariamente indipendente"
"Un marito ha bisogno di una moglie che lo accetta come leader"
"Un marito ha bisogno di una donna che continui a sviluppare la sua bellezza interiore ed esteriore: il taglio di capelli, ad esempio, può' dimostrare "obbedienza invece di sfida" e "disciplina personale invece di inconsistenza".
"Un marito ha bisogno di una moglie che sia grata per tutto quello che lui ha fatto e sta facendo".
E via cosi'.
- modestia nell'abbigliamento, per non tentare il proprio "fratello cristiano".
E i figli da quando raggiungono gli 11 anni ricevono una "giurisdizione", cioè un tipo di mestiere da fare (ottima idea), e gli viene assegnato un fratellino/sorellina più piccolo di cui prendersi cura... le ragazze più grandi si occupano sempre del bucato e dei pasti e dell'homeschooling dei più piccoli.... ottima idea... o no? Sono ancora bambine, non e' giusto per me dar loro il peso e la responsabilità di un fratello...
A me questi fanno paura, perché con il livello con cui si moltiplicano, e' come se stessero preparando un'armata, mi sembra la guerra dei cloni....
Ma i figli? Questi ragazzi e bambini così gioiosi, così educati, così carini, tutti suonano il violino e l'arpa... anche se i precetti di queste famiglie sono medievali, insomma i figli sono fantastici, no?
Be', a questi ragazzi oltre ad essere insegnato che sempre e comunque devono mettere in pratica "J.O.Y.", cioe' "Jesus first, others second and your needs last", cioè "prima Gesu', secondo gli altri e e ultimo ciò' di cui hai bisogno tu", vengono inculcate sin da piccolissimi 49 "qualità del carattere" che devono rappresentare sempre, pena il rovinare la propria relazione con Dio.
Ad esempio
"Gratitude vs. ungratefulness", gratitudine contro ingratitudine, cioe' ai ragazzi viene insegnato che per mantenere una buona relazione con Dio, e' necessario dimostrare a lui e agli altri che siamo grati per quello che abbiamo ricevuto, poco o tanto.
"Enthusiasm vs. apathy", enthusiasm contra apatia, ed ecco spiegato il comportamento sempre "cheerful" dei ragazzi. Devono dimostrare questa qualità, e magari dopo anni di lavaggio del cervello, e' diventata natura secondaria, ma per quanto un po' invidi Michelle e Jim-Bob per l'assenza di risposte "smart-ass" dai figli, sono assolutamente cosciente che e' parte del crescere, il testare limiti e regole, ed esprimersi con una certa libertà.
Insomma, i figli si competano bene perché non hanno mai scelta. Perché l'idea di ribellarsi e pensare, e sbagliare, da soli gli e' stata completamente schiacciata sin da quando avevano 1 anno.
I Duggar, come altri quiverfull, adotta con i bambini più piccoli, i toddler da 1 ai 3 anni, il sistema di "insegnamento" chiamato "blanket training", in cui il bambino viene messo per terra su una coperta e gli viene chiesto di rimanervi seduto sopra per un certo periodo di tempo (dai 15 ai 45 minuti), per insegnargli a rispettare ed ubbidire alla volontà dei genitori ed imparare a giocare da solo, magari con un giochino. Usando un righello flessibile o la mano, ogni volta che il bambino cerca di uscire dai limiti della coperta, Michelle gli da una sculacciatina...
La morale di tutta questa "spatafiata" che spero non vi abbia annoiato troppo e' che preferisco i miei figli con la loro boccaccia (a volte), con il loro desiderio di essere diversi da me, da noi, la loro curiosità e voglia di cambiare le regole e il mondo, che questi ragazzi, bravi, educati e sempre sorridenti, coi loro violini ed arpe, ma dal cervello tarpato.