La tecnica con cui suona la chitarra e' riconoscibilissima, basta mezzo accordo per capire che la musica che sta per sbocciare e' sua, o un suo arrangiamento di pezzi scritti da altri artisti, come ad esempio "You've got a friend" e "Up on the roof" entrambe scritte da Carole King ma diventate suo cavallo di battaglia e da lui elevate all'olimpo dei grandi successi di tutti i tempi.
Tutte le canzoni di JT sono poesie capaci di toccarmi sempre, e non con la leggerezza di una carezza, ma con la forza dei monsoni (e qui in Arizona ne sappiamo qualcosa!!), perché i testi sono sempre ispirati alle battaglie con i suoi demoni personali, la depressione adolescenziale che lo spinse ad auto-ricoverarsi in un ospedale psichiatrico, la dipendenza dall'eroina, le storie d'amore finite... ogni poesia e' una confessione, lui racconta del suo sentirsi sempre "mai arrivato", sempre in viaggio, sempre alla ricerca di un posto dove fermarsi, anche se sembrerebbe che finalmente nel 2001 abbia trovato il luogo dove mettere radici, grazie alla terza moglie con cui ha avuto due gemelli (grazie ad una surrogate, considerata l'eta' di Kim). Questa lotta tra il voler rimanere e il "dover" partire e' raccontata benissimo in questa canzone per me bellissima, che ho nella testa da 2 giorni, quando dice "I knew I should stay, I knew I would go" sapevo che sarei dovuto rimanere, sapevo che sarei partito....
Spesso anche io mi sento così, e non potendo andare, mi accontento si farmi trasportare via da canzoni come "My Traveling Star" (con una "elle" non due come nel titolo del video qui sotto!!)
Se vi interessa approfondire "la storia" di JT, questa e' un'intervista molto bella fatta un paio d'anni fa.
Allora cantiamo tutti insieme, non importa se siamo stonati, non importa se siamo lontani...
(segue testo originale e la mia traduzione tentativa)....
(al minuto 1:14 si vede Kim, la moglie, anche lei che canta nel coro che e' parte della Boston Symphony Orchestra)
MY TRAVELING STAR
Watch my back and light my way
My traveling star, my traveling star
Watch over all of those born St. Christopher's day
Old road dog, young runaway
They hunger for home but they cannot stay
They wait by the door
They stand and they stare
They're already out of there
They're already out of there
My daddy used to ride the rails
So they say, so they say
Soft as smoke and as tough as nails
Boxcar jones, old walking man
Coming back home was like going to jail
The sheets and the blankets and babies and all
No he never did come back home
Never that I recall
Never mind the wind
Never mind the rain
Never mind the road leading home again
Never asking why
Never knowing when
Every now and then
There he goes again
She had a cat and a dog named Blue
My traveling star, my traveling star
A big old stove and a fireplace, too
Old road dog, young runaway
She told me she loved me like it was true
I knew I should stay, I knew I would go
Run run run away
Run run run away, boy
Run before the wind
Run before the rain
Over yonder hill
Just around the bend
Never asking why
Never knowing when
Every now and then
There you go again
Tie me up and hold me down
Oh, my traveling star
Bury my feet down in the ground
Oh, old road dog
Claim my name from the lost and found
And let me believe this is where I belong
Shame on me for sure
Sing me one more highway song
My traveling star
My traveling star
Proteggimi e illumina la mia strada
Mia stella viaggiatrice, mia stella viaggiatrice
Proteggi tutti quelli nati nel giorno di S. Cristoforo (protettore dei viaggiatori)
Vecchio compagno di viaggio, giovane fuggitivo
Hanno fame della loro casa ma non possono rimanere
Aspettano vicino alla porta
Stanno li' e ti fissano
Se ne sono già andati
Se ne sono già andati
Mio papa' aveva l'abitudine di viaggiare sui treni
Così dicono, così dicono
Soffice come del fumo, duro come dei chiodi
Un chiunque da vagone merci, vecchio camminatore
Tornare a casa era come andare in prigione
Le lenzuola, le coperte, i bambini e tutto il resto
no, non e' mai ritornato a casa
Non che mi ricordi
Senza curarsi del vento
Senza curarsi della pioggia
Senza curarsi della strada che lo avrebbe portato ancora a casa
Senza mai chiedere perché
Senza mai sapere quando
Ogni tanto
ecco che se ne va ancora
Lei aveva un gatto e un cane chiamato Blue
Mia stella viaggiatrice, mia stella viaggiatrice
Una grande e vecchia cucina ed anche un caminetto
Vecchio compagno di viaggio, giovane fuggitivo
Mi disse che mi amava come se fosse vero
Sapevo che sarei dovuto rimanere, sapevo che sarei partito
Corri, corri, corri via
Corri, corri, corri via, ragazzo
Corri davanti al vento
Corri davanti alla pioggia
Oltre la collina laggiu'
Subito dopo la curva
Senza mai chiedere perché
Senza mai sapere quando
Ogni tanto
ecco che te ne vai ancora
Legami e tienimi fermo giù
Oh, mia stella viaggiatrice
Seppellisci i miei piedi giù nella terra
Oh, vecchio compagno di viaggio
Reclama il mio nome tra le cose smarrite
E fammi credere che e' qui che appartengo
Mi vergogno di sicuro
Cantami un'altra canzone da strada
Mia stella viaggiatrice
Mia stella viaggiatrice
Anche a me piace JT, anche se non conosco molte canzoni... (nel frattempo, cercando qualcosa su youtube, mi è venuta fuori Rhymes and reasons di J. Denver e mi sono fatta un po' di pianti ascoltandola... ma questa è un'altra storia!).
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente l'ultima scena di The bridges of Madison County... cito a memoria (per darti l'idea di quante volte ho visto questo flm): "I was wrong Robert I was wrong to stay but I can't go, let me tell you again why I can't go, tell me again why I should go"... sempre tra il desiderio di andare e la necessità di restare...
JT ha scritto tantissime canzoni che sono diventate popolari, ed anche parte della cultura mediatica italiana... ad esempio chissà' se ti ricordi la pubblicità' dell'Amaro Averna di secoli fa, "La tua cosa, poi, il tuo mondo...." la musica era "Wandering" di JT..
EliminaAmo tanto anche John Denver... Siamo two peas in a pod, che dici?
Ah, il finale di Bridges... sempre lacrime agli occhi...
La tua CASA, non cosa... :)
EliminaIndubbiamente è un grandissimo cantautore ma non ti mette malinconia? Le parole sono bellissime, una vera poesia. Io le accompagnerei con la chitarra di Gianfranco Angelin, lo conosci? A proposito lo vorrei chiamare per salutarlo con Aurelia (e Cesare...ah ah )
RispondiEliminaPreferisco quel genere di musica!! Baci!!!!
PS spero di non averti offeso un mito!!
Alcune canzoni sono malinconiche, altre no, ad esempio "Steamroller" (un blues di quelli coi fiocconi!) oppure "How sweet it is", or "I gotta stop thinking about you"...
EliminaNon me lo hai offeso, figurati: giammai! Lo adoro troppo! E' stato ed e' una parte troppo importante della mia vita...
Chiama, chiama... io aspetto un altro paio d'anni: ho visto che ignorare i genitori cementa la relazione....
Anche io adoro JT anche se non capisco i testi mi basta ascoltare la melodia....ricordo che quando ero ragazza facevo faticate incredibili per cercare di tradurli, adesso con internet è tutto più semplice
RispondiEliminaSuysan, e' vero, ora con internet e' facile cantare in coro!!
Eliminabellissima canzone...c'è sempre da imparare e "illuminarsi" su questo blog! sei troppo forte, e infatti "sei stata nominata" nel mio ultimo post! :)
RispondiEliminaC&C, grazie!! E grazie anche della citazione nel tuo blog!! :)
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