Non l'ho guardato: alle 18 inizia per me il ballo della cena.
Ma ho letto e visto i vari commenti dopo il dibattito. I vari Romney ha "vinto". Obama ha "perso".
In base a cosa, io chiedo? Se ci si basa sul numero di bugie dette, Romney ha vinto, hands down.
A me non sembrava, da quello che ho visto sui notiziari, cosi' "disastroso" come i commentatori politici dicono. Diciamo che il moderatore, Jim Lehrer, era molto debole e che Obama si e' lasciato scappare diverse occasioni per "frustare" Romney dove fa' male. Ma se avete occasione di guardare il dibattito, vi accorgete che la differenza principale e' che Romney sembra piu' "charming", col sorrisetto falso sempre sulle labbra (la parola inglese esatta e' "smirk"), ma per uno che e' abituato a mentire in pubblico, come tutti i politici direte voi, ma non solo, per uno che e' abituato a dire una cosa e il suo completo opposto nel giro di 24 ore, sempre con la convinzione di chi sa' che alla fine, quello che importa sono i soldi, e' stata una performance regolare.... Romney e' stato aggressivo, al limite del maleducato. Per questo ha vinto. Agli occhi di chi ormai e' cosi' abituato a prendere per verita' le troiate propignateci quotidianamente dai reality show, vincere significa alzare la voce, interrompere quando l'altra persona sta parlando e dimostrare di essere aggressivi. Siamo abituati alle (false) emozioni in televisione, le lacrime, le urla, che una persona pacata sembra sempre perdente.
Questa e' la mia umilissima opinione.
Forse l'interpretazione migliore di quello che e' successo ieri e' stata questa:
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Come dice mio marito Mitten da l'impressione di essere slimy.
RispondiEliminaDS
Sono un'italiana vivente in Italia, che anonimamente ma frequentemente, quando può, da poco tempo segue il tuo blog, del quale ho ricercato i post iniziali per capire come è iniziato.
RispondiEliminaVolentieri vorrei vedere le foto di cui parli perché mi interessa molto capire come sono gli USA veramente, al di là dell'informazione dei media spesso pilotata.
Sono in piena sintonia con quanto scrivi sulla politica statunitense e mi rendo conto che la mentalità americana è molto diversa dalla mia. Mi dispiace che il commentatore che ti ha ispirato il post precedente non abbia voluto ribattere, mi sarebbe piaciuto conoscere anche il suo punto di vista, sempre per capire meglio, ma, con le informazioni che ho, sono solo d'accordo con te pienamente.
Sono lieta che una persona energica e combattiva come te abbia queste idee, spero tu possa fare qualcosa (oltre che votare: ora lo puoi fare!), nel tuo piccolo, per influire positivamente nel tuo Paese, un Paese tanto importante che le sue scelte influiscono anche su tutti noi che, però, possiamo solo stare a guardare ciò che decidete voi e poi subirne le conseguenze. Ed è, la nostra, una situazione un po' frustrante ed ansiogena.
Ora vorrei scriverti anche un mio pensiero che coltivo da tempo ma che non vorrei ti toccasse troppo a livello personale: la mia impressione di perfetta sconosciuta è che tuo marito sia una bravissima persona che ti vuole tanto bene e ti capisce pure molto bene, con l'unico problema di sue difficoltà (di cui non ha responsabilità) che possono essere per lui molto pesanti da reggere (conosco alcune persone con gli stessi problemi) se non curate sempre adeguatamente. Scusami se sono stata invadente ed inopportuna, ma mi sembrate proprio una bella famiglia e a volte dal di fuori certe cose si vedono meglio perché non si è emotivamente invischiati.
Ciao