Ho tante emozioni da comunicare, e so in partenza che non ci riuscirò.
Questa e' stata la prima high school graduation cui ho partecipato (avevo assistito alla graduation di mio marito quando aveva finito il master in ingegneria al NJIT -New Jersey Institute of Technology- nel 2002, ma era stata un supermalloppone, per di piu' all'interno di un teatro), e mi sono emozionata: non solo perche', ovviamente, si trattava di quella di mio figlio, ma anche perché cerimonie così, dove viene dato risalto ai successi dei ragazzi, purtroppo mancano in Italia, ed e' una perdita per il nostro paese.
Come aveva detto il preside mercoledì alle prove, la graduation e' un evento non tanto per gli studenti, quanto per chi, genitori etc, li ha aiutati ad arrivare a quel punto.
Non sono rimasta delusa: tutto era organizzato molto bene, a partire da come venive vagliato chi poteva entrare (hanno chiuso il traffico alla scuola e poteva entrare solo chi aveva un pass speciale per parcheggiare), alla musica di intrattenimento, offerta dalla jazz band della scuola stessa (i musicisti, molto bravi. I cantanti alcuni bravi, altri un po' meno, ma in generale molto piacevole... e meno male che c'era la musica, che ha reso aspettare per 70 minuti prima che iniziasse la cerimonia sopportabile, e Violet ha ballato non-stop!) dove hanno suonato anche vari graduates "musicisti", finche' non e' arrivato il momento della marcia; ai discorsi, brevi e fatti bene, dai 2 valedictorian, cioe' il ragazzo e la ragazzo che hanno il punteggio piu' alto di tutta la classe (con "classe" qui si intende tutti gli studenti di un particolare anno), e dal/la (quest'anno e' stata una ragazza) salutatorian, cioe' lo studente che viene subito dopo al valedictorian come punteggio, e quello del key note speaker, di solito un ospite, diplomato della scuola, e in questo caso un preside di un altro distretto scolastico in Arizona, che si e' diplomato nel 1996; non essendo permesso portare nello stadio cibo e bibite, c'era la possibilita' di comprarli li' dentro, e così facendo si avrebbe aiutato la banda della high school... Diciamo che l'unica pecca e' stato il traffico per uscire, ma noi qui siamo terribilmente viziati come traffico, quello che abbiamo vissuto per 15 minuti giovedi' sera, gli abitanti di Roma, o Milano o Los Angeles lo vivono quotidianamente.
Il video riassume:
l'attesa, con uno dei graduates che canta una canzone di Stevie Wonder (mentre ascoltate la musica per circa 3 minuti, potete farvi un'idea della gente che c'era e del paesaggio bellissimo che circonda la scuola... )
l'arrivo (o parte dell'arrivo) dei graduates, mentre la banda scandisce la marcia al ritmo della canzone "Pomp and Circumstances", quella di rito per tutte le graduations... vi ribeccate l'arrivo degli studenti sul campo di football... io mi commuovo un pochino ogni volta che lo rivedo. Vi faccio notare che le persone con la toga nera sono i vari professori, che fanno da apri e chiudi-fila, così da tenere tutti gli studenti davvero in riga. Se avete la pazienza di guardare questa parte, mi sentire chiacchierare con la ragazza di Chris, sentirete le strilla della gente che riconosce il "proprio"graduate, e poi il momento in cui, finalmente, riconosciamo anche noi "il nostro" tra tutti... perche' alla fine sembrano tutti uguali, e nonostante le differenze di altezza e stazza, sono i dettagli... ad esempio le scarpe, e il modo di camminare... poi si intravede l'inizio della "presentation of colors", cioe' la presentazione delle bandiere, quella americana e quella dell'Arizona, cui e' seguito l'inno e il Pledge of Allegiance (che non ho registrato...).
la parte della sfilata per ricevere il diploma dove si vede Chris, e sentirete la caciara che facevano soprattutto i famigliari dei ragazzi di origine messicana o ispano-americana, e le urla fatte dalla nostra famiglia vengono seppellite dal mio fischio, quando annunciano Chris...
l'ufficializzazione della graduation, con lo spostamento della nappa (tassel), guidato dalla presidente della classe 2013, e il tiro in aria dei tocchi!! (Chris non l'ha tirato perche' quando lo tiri poi in pratica lo perdi, o se l'hai decorato come Chris e decine di studenti avevano fatto, devi andartelo a cercare!!) Il preside congeda gli studenti, e segue l'invasione del campo... e foto a go-go.
Come finale, per dirvi come certe cose in Italia ce le sogniamo, la scuola e decine di volontari ogni anno, da 26 anni, organizzano un mega-party post-graduation, chiamato "Project Graduation". E' stato iniziato 26 anni fa, dopo un incidente di macchina in cui dei ragazzi sono morti, dopo aver bevuto (illegalmente) ad una festa privata: Project Graduation apre le porte alle 10pm (un'ora forse dopo la fine della cerimonia) e dura fino alle 5 del mattino. Genitori ed altri volontari prendono il turno per supervisionare le attivita', che includono ballare (un dj e' presente per diverse ore), giocare a poker, con soldi "finti" che pero' permettono agli studenti di "comprare" o fare offerte per tantissimi oggetti (di valore vario) donati da business locali (tanto per darvi un'idea, qualche anno fa' una delle concessionarie locali aveva donato un'auto, non nuova, ma quasi, mentre quest'anno c'era un laptop nuovo dal valore di circa 700$, un'Ipod Touch con cuffie Dr. Dre, e una marea di altre cose... Chris e' tornato a casa alle 6 del mattino con un "Latte Maker", un aggeggio per preparare il caffe' e il cappuccino, nonché il mitico "latte" all'americana, e chi vive qui o e' venuto in vacanze qui, sa di cosa parlo... c'e' cibo, bibite, giochi come alla fiera... e tutti gli amici, per divertirsi in modo non pericoloso, senza alcohol e droga...
Che vi posso dire? In questo caso, l'America batte l'Italia 10 a 0!!
Ciao, vado a finire le valigie... California, here we come!!
La sacra famiglia!!
Sono ancora insieme, tra alti e bassi...
Beato tra le donne....
My baby!
Con una sua cara amica, diplomatasi l'anno scorso (hanno fatto latino insieme... e latino ti fa connettere, no?)
Il cap di Chris, da lui decorato in compagnia di amici... mi ha detto "Non c'erano più lettere, e mi sono dovuto arrangiare con quelle rimaste!!" "Woot" e' uno slang che significa essere eccitati per qualcosa...
Un paio di foto con degli amici....
Una delle torte preparate per la mini-festicciola di ieri (venerdì )
Finche' dura....
Con Mackenzie, abbiamo decorato come da tradizione, la sua macchina...
Ieri le prove. Non me lo aspettavo, ma un po' mi sono emozionata: non tanto per Chris, che e' risaputo, non e' che abbia lavorato così duramente da meritarsi le mie lacrimucce, quanto perché me lo ricordo ancora al primo giorno di Kindergarten, 13 anni fa...
Il primo video documenta l'arrivo (lungo...) delle tonache dei graduates dalla scuola al campo di football. Chissa' perche' questo e' stato il momento che mi ha "commossa"...
Nel secondo video vedete parte della "sfilata" dove chiamano il nome di Chris: tutti e 450 hanno dovuto fare la prova "nome", importantissima per le povere anime che se li devono leggere (il nostro cognome e' considerato difficile, ma ce ne erano certi di origine orientale o africana o ispanica, che erano scioglilingua), sfilata sul palco, diploma e stretta di mano con il preside e domani probabilmente anche lostro il sovrintendente.
Da notare che il palco ha la rampa, per consentire agli studenti disabili di fare anche loro la "sfilata" e ricevere il diploma come gli altri.