E' da un po' che voglio scrivere questo post, e quale scusa migliore per finirlo che l'arrivo tra pochi giorni qui in Arizona della persona che lo ha ispirato?
Di lei ho parlato qui, e pur essendo blog-amiche da più di 2 anni, ci incontreremo "dal vivo" per la prima volta tra poco più di una settimana (lei sta facendo il countdown!). Sono un po' emozionata, e molto felice che riesca a "scendere" fin qui da noi, visto che Sierra Vista non e' esattamente una meta turistica degli italiani tipici… ma dopotutto lei non e' assolutamente un'italiana tipica! Se già non lo conoscete, vi invito a seguire il suo blog qui.
Quando scriveva su un altro blog, di cui non fa' più parte da un paio d'anni, avevo letto questo suo post con ammirazione, perché all'epoca per me l'idea di autoprodurrmi qualsiasi cosa era quasi esotica. Figurarsi poi produrmi il latte di soia!! Mi ricordo che, durante una dei nostri scambi non so bene se via email o skype, mi aveva suggerito di considerare l'acquisto di questo aggeggio… ma va, le avevo detto, figurati se mi metto a fare il latte!! Non ci avevo più pensato, finche' un giorno, facendo 4 conti con Jim, ci siamo resi conto di quanto spendevamo ogni settimana per acquistare i vari "latti", tra latte di soia, latte di avena, etc.: più di $10, che sono $520 all'anno... e così ci siamo decisi a comprarla. Era luglio 2012.
Devo dirlo, e' stato un altro di quegli acquisti che ti penti di non aver fatto prima, perché in un anno e mezzo di uso continuo, avremo risparmiato centinaia di dollari! Il costo e' $120 circa, ma abbiamo ammortizzato la spesa in circa 3 mesi.
Cara carissima, amatissima Soya Power Plus, la mia "mungisoia" americana, quanto ti adoro!
Con un paio di dollari di fagioli di soia organic, ogni settimana facciamo latte freschissimo, bio, senza conservanti, senza carragenina, una sostanza che e' controversa a dire poco (e che almeno negli US viene aggiunta a praticamente tutto il latte, a parte pochi casi, da quello vaccino a quello di mandorle…). Ed e' facile, facilissimo.Quando scriveva su un altro blog, di cui non fa' più parte da un paio d'anni, avevo letto questo suo post con ammirazione, perché all'epoca per me l'idea di autoprodurrmi qualsiasi cosa era quasi esotica. Figurarsi poi produrmi il latte di soia!! Mi ricordo che, durante una dei nostri scambi non so bene se via email o skype, mi aveva suggerito di considerare l'acquisto di questo aggeggio… ma va, le avevo detto, figurati se mi metto a fare il latte!! Non ci avevo più pensato, finche' un giorno, facendo 4 conti con Jim, ci siamo resi conto di quanto spendevamo ogni settimana per acquistare i vari "latti", tra latte di soia, latte di avena, etc.: più di $10, che sono $520 all'anno... e così ci siamo decisi a comprarla. Era luglio 2012.
Devo dirlo, e' stato un altro di quegli acquisti che ti penti di non aver fatto prima, perché in un anno e mezzo di uso continuo, avremo risparmiato centinaia di dollari! Il costo e' $120 circa, ma abbiamo ammortizzato la spesa in circa 3 mesi.
Cara carissima, amatissima Soya Power Plus, la mia "mungisoia" americana, quanto ti adoro!
La scatola della mungisoia |
La SoyaPower poi prepara latte con altri legumi (spesso il mio latte e' fatto con soia/cannellini), anche se sconsiglio di farlo con i fagiolini mung, perche' il colore verdognolo e' leggermente… ok, non e' invitante (se si usa per cucinare non importa, ma nei cereali, a meno che sia St. Patrick's Day, lo sconsiglio…), si puo' usare riso, orzo, mandorle, nocciole, cocco, avena… si puo' essere creativi ed usare un mix di diversi ingredienti, e acqua.
Il procedimento e' semplice e potete leggerlo nel post che ho segnalato sopra nei dettagli, ma lo riassumo dicendo che dopo aver lasciato in ammollo i fagioli per qualche ora, le granaglie hanno tempi leggermente diversi, e a dire il vero noi abbiamo usato riso integrale cotto per fare il latte di riso, si aggiungono al contenitore riempito di acqua, si schiaccia un bottone e in 15 minuti il latte e' pronto!! Si deve poi separare quello che rimane dei fagioli maciullati dal liquido (il "sottoprodotto" della produzione del latte "di piante" e' ben diverso da quello del latte vaccino… ), e dopo averlo fatto raffreddare, e' pronto per il consumo! E' vero che e' possibile fare il latte di soia, mandorla etc. senza macchinette varie, ma bisogna "starci a dietro" mentre l'acqua bolle, e figuratevi cosa succederebbe a me, che vengo interrotta 100 volte in 10 minuti!!
Per sostenere il consumo della mia famiglia, che lo usa per i cereali a colazione, per smoothies, per preparare prodotti da forno, etc. devo fare il latte quasi tutti i gironi, ma e' un'incombenza che non mi dispiace.
E quello che rimane del processo di "lattificazione", cioè gli avanzi delle bucce, le fibre dei legumi/granaglie, si chiama okara, ed e' diventato per noi un ingrediente fantastico: lo aggiungiamo ai muffin, alla pasta della pizza…e grazie a Titti, lo uso per preparare una torta semplicissima ma super-nutritiva, e soprattutto una torta che tutti adorano e che, grazie a qualche modifica, tutti in famiglia possiamo mangiare.
TORTA AL CIOCCOLATO E OKARA di TITTI (senza grassi aggiunti… ma sempre buonissima!)
100 g farina (io uso quella integrale)
100 g zucchero (uso turbinado o demerara)
3 Tbs (tablespoon) o 45 ml di cacao in polvere
2 tsp (teaspoon) o 10 ml di baking powder (lievito in polvere)
250 g okara
1 tsp o 5 ml di estratto di vaniglia e/o di cocco
Latte di soia (o mandorle, o fagioli…) q.b.
Scaldare il forno a 180C (360F circa).
Mischiare gli ingredienti asciutti, aggiungere quelli "bagnati" e amalgamare bene. Se l'impasto non risulta morbido, aggiungere del latte poco per volta.
Mettere in una teglia da torta (rotonda) o da brownie (rettangolare) teflon, per evitare l'uso di burro/olio, ed infornare per circa 40 minuti.
Come dicevo, e' semplice da preparare ed e' semplice come gusto, ma può essere "elevata" a torta da festa, quando necessario, raddoppiando o triplicando la ricetta. Così come ho fatto ieri per la torta di compleanno per Emily!!
E per chi non avesse okara? No worries: potete usare lo stesso quantitativo di fagioli cotti, sciacquati, scolati e frullati… cosi' anche i vostri figli mangeranno fagioli senza lamentarsi!!
Grazie Soya Plus, e Titti: ti aspettiamo!!
grazie, provero' a fare la torta con i fagioli :-)
RispondiElimina[se ti capita, che mi madi in privato quella sottosopra che mi dicevi?]
riguardo la mungisoya... ache io e' da u po' che ci stavo pensado, e navigado navigado avevo individuato questa:
http://www.amazon.com/Soyajoy-G4-Soy-Milk-Maker/dp/B00ALM5ZFM/ref=sr_1_1?s=home-garden&ie=UTF8&qid=1368854398&sr=1-1&keywords=soyajoy+g4
che differenze ci soo rispetto alla tua?
Grazie Moky!! Anch'io sono emozionata e non vedo l'ora di incontrarci. E' vero, Sierra Vista è fuori dalle rotte turistiche e questo, per me, è solo vantaggio!! Vengo fin laggiù esclusivamente per te!! Con tanta voglia di incontrarci e tanto affetto!!
RispondiEliminaPer me tutto ciò che hai scritto è nuovo...ora mi leggo tutto x benino e cerco di capirci qualcosa.
RispondiEliminasono gia' arrivati gli amici italiani? che peccato non esserci, vado sabato a Balto... alla prossima che spero presto!
RispondiEliminaLetizia