Sono passati 5 anni dal mio ultimo post. Settantadue mesi traboccanti di cambiamenti profondi, sociali e personali, cambiamenti cosi radicali che spesso faccio fatica a riconoscere non solo il paese in cui vivo da quasi 30 anni, ma anche me stessa.
Se io sono cambiata, e' certamente cambiato anche il resto della mia famiglia; per quanto riguarda la prole, a casa' rimasta solo la Fagiolina, Violet, che ora ha 13 anni e da 2 e mezzo vive con il diabete tipo 1 e, siccome le malattie autoimmunitarie arrivano gemelle, la celiachia. Una goduria, lasciatemelo dire!! E' in terza media, va bene a scuola, le piace il teatro musicale e l'arte.
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I tre grandi vivono per conto loro: Chris, che ha 27 anni (ed e' single, la butto li') si e' laureato con un Bachelor in Cyber Operations nel 2018
vive in un appartamento in città con la sua gatta e lavora nel campo della cyber security quindi sta bene. O meglio, presumo che stia bene: ho dei lunghi monologhi delle grandi conversazioni con lui, tipo 15 messaggi di fila miei, a cui lui risponde, se sono fortunata, con uno stitichissimo mono o bisillabo. Pare che oggi i ragazzi, forse solo quelli americani?, sdegnino le telefonate, comunicando poco e principalmente via SMS con noi genitori (con gli amici usano Discord, ove mi e' stato esplicitamente detto che non sono la benvenuta! <sigh>). Ora so che quando Chris mi chiama e' perché e' successo qualcosa, l'ultima volta che mi ha telefonato e' stato il 28 dicembre 2021 per dirmi che stava male, che aveva chiamato l'ambulanza perché pensava di stare avendo un infarto, cosa che sapevo essere impossibile. Infatti non era un infarto ma un pneumotorace spontaneo, praticamente gli si era collassato un polmone senza causa traumatica. Per farvela breve, e' stato ricoverato nell'ospedale locale, nella speranza si sistemasse da solo, ma dopo 3 giorni (il 31 dicembre!) lo hanno trasferito alla Mayo Clinic di Scottsdale dove all'arrivo, siccome cerchiamo sempre di non farci mancare niente, gli hanno diagnosticato pure il Covid (preso sicuramente nella sala d'attesa dell'ospedale locale!), asintomatico per fortuna, e dove lo hanno operato un paio di giorni dopo, rimuovendogli un pezzo di polmone. Iniziato il 2022 cosi bene, da allora non mi lamento più se non mi chiama e continuo i miei soliloqui via SMS con lui, accettando con tripudio materno le sue sporadiche, e concisissime, risposte.
Emily ha quasi 24 anni, si e' laureata nel 2021 in Computer Science (almeno una data positiva da ricordare durante la pandemia), con una cerimonia allo stadio universitario dove solo 3 famigliari per laureando potevano partecipare, per consentire la distanza tra i vari gruppetti.
Vive a Tucson con due amiche e due gatti, e dopo un anno di ricerca lavoro, durante il quale ha lavorato in un negozio di casalinghi e imparato a lavorare all'uncinetto, ha finalmente trovato lavoro in un'azienda multinazionale come programmatrice. Il lavoro non le piace troppo perché e' un'azienda che costruisce missili, ma la pagano molto bene e ha bisogno di fare esperienza. Fortunatamente, mi da la soddisfazione di conversare con me, sempre principalmente via SMS anche lei (il telefono e' diventato obsoleto come i blog), quindi non mi lamento. Troppo.
Vivian, ha quasi 22 anni, ha finito il suo Associate Degree in Belle Arti al Cochise College locale ed e' stata ammessa al College of Fine Arts della University of Arizona di Tucson (stessa Alma Mater dei fratelli) dove tra due anni riceverà il bachelor in Fine Arts con specializzazione in Illustration, Design e Animation. Il suo sogno! Da un mese vive a Tucson anche lei, con 3 ragazze anche loro in università (la sua gatta e' rimasta a casa con noi), e ripensando alle tante difficoltà che ha dovuto superare durante gli anni di high school, mi sembra che abbia trovato se stessa, e una certa stabilità che le consente di vivere in modo più tranquillo e appagante. Io sto imparando a lasciarla andare, non e' facile perché per tanti anni lei e' stata la figlia più fragile, quella che ha sempre avuto più bisogno di aiuto, e quella che ho sempre fatto più fatica ad aiutare, forse perché, pur essendo simili i moltissimi aspetti, le nostre personalità comunicano in modo diverso.
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Per il resto, sono ancora sposata, e con la stessa persona!, e a novembre celebriamo 29 anni di matrimonio. Se vi ricordate qualcosa dei miei deliri passati, sapete che e' stata una relazione difficile, e gli ultimi anni non sono stati un'eccezione, tant'e' che 4 anni e mezzo fa ho preso la decisione di terminare il matrimonio, facendo le pratiche per la richiesta di divorzio in tribunale. Un'altra storia lunga e interessante che varrebbe la pena raccontare, ma non oggi. Alla fine siamo rimasti insieme, grazie ad una riconciliazione voluta e spinta da lui, che ho comunque approvato, visto che io ero quella ferita, furiosa e stanca di questa relazione: 4 anni dopo devo dire che le condizioni richieste, e le promesse fatte allora reciprocamente, sono state bene o male attuate. Ma l'ingrediente più importante, secondo me, che mi ha trasformato e che mi consente di mantenere un benessere mentale soddisfacente e' stata la mia decisione di cambiare le mie priorità, e ho imparato a fregarmene della maggior parte degli aspetti della nostra relazione che mi mandavano in crisi, liberandomi dalla zavorra fatta di illusioni, preconcetti e ideali di come debba essere una coppia. Io sto sinceramente meglio, spero anche lui. Non parliamo quasi mai di quel periodo, ora abbiamo diversi interessi e progetti, alcuni in comune, e questo ci da energia e unifica in qualche modo. Ora che i figli se ne stanno andando di casa uno ad uno, c'e' sicuramente meno stress. Abbiamo un'idea simile di come vorremmo che fosse il nostro futuro insieme, e questo e' bello. Ho accettato l'idea che questa e' a mia vita, cosi da poter indirizzare il mio tempo, la mia carica e la mia attenzione verso ciò che mi interessa e mi porta gioia. La sua presenza non e' necessaria ma auspicabile. Non so se sia giusto o sbagliato, ma e' per me sufficiente per vivere in pace.
Cos'altro? Ho fatto un altro il triathlon nel 2018, pero' sono piu' di 2 anni che non muovo il culo! E anche se l'orologio mi dice che cammino una media di 10 mila passi ogni giorno, io continuo a non fare niente fisicamente, e continuo a dare la colpa a questa inattività alla pandemia, pur rendendomi conto che e' una scusa che diventa sempre meno valida ogni giorno che passa.
Mi diletto con matite, pennelli e colori vari, e con l'ukulele, tanto per soddisfare la vena artistica. Pensate che durante il lockdown mi ero unita alla schiera di creatori e spacciatori di pasta madre, e con discreto successo pure, ma la celiachia di Violet ha posto fine a questa mia velleità artistico-culinaria. Per quanto sia cliche', mi dava tanta soddisfazione!
Eccoci qua, lo scorso luglio, per la prima volta in 3 anni in vacanza, e per la prima volta a Disneyworld in 17 anni, tutti insieme appassionatamente! |